Indice di Instagrammabilità

Crediti fotografici: kyujin_studiotrouve
Giugno 2019

L'arte crea ormai situazioni fotogeniche “ad arte”, installazioni e accadimenti della cultura misurano la loro riuscita con un quoziente di instagrammabilità: la condivisione sui social indica il gradimento e l’incidenza di penetrazione sociale dell’evento. Chi è presente lo dichiara su Instagram, chi non è presente lo verifica su Instagram. Non è solo un’invenzione del marketing californiano, come per la Color Factory di San Francisco o l’Ice Cream Museum di Los Angeles, anche architetti e designers degli studi nostrani si concentrano sulla fotogenia di un progetto, mentre i musei rincorrono i likes, e persino i circuiti più colti si organizzano per disporre le opere in scenografie degne di un set.

In occasione del Salone del mobile 2019, è stato celebrato il cinquantenario della poltrona UP5 di Gaetano Pesce.  Una versione monumentale dello storico oggetto del design italiano dalle forme femminili e sensuali è stata sistemata nella piazza del Duomo di Milano, in un contesto volutamente provocatorio. Rosea e trafitta da mille frecce come una vittima del potere patriarcale, la poltrona, rinominata Maestà sofferente quale icona moderna della difficile, condizione femminile, ha scatenato le prevedibili reazioni di stupore e di polemica. Migliaia di visitatori, occasionali e non, hanno fotografato la curiosa installazione con lo sfondo esclusivo del Duomo e condiviso i loro sguardi su Instagram.

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